Il Lascito dei Pionieri Olstad
Negli anni ’90, mentre la scena rave tekno esplodeva in tutta Europa, l’Italia vide nascere uno dei suoi sound system più iconici e influenti: Olstad. La storia degli Olstad inizia con la fondazione del primo sound system tekno traveller italiano, gli OLS (Outlaw sound), nel 1996, che successivamente si fusero nel 1997 con i TAD (tekno active diffusion) formando gli OLSTAD.
Olstad ha collaborato e continua a collaborare nel corso degli anni con innumerevoli sound system della sfera italiana e internazionale. Olstad ha prodotto i primi vinili tekno già nel 1997 con il primo disco di nome OLSTAD. Tra il 1997 e il 2003 vennero prodotti 7 vinili, alcuni dei quali in collaborazione con il sound system Okupe.
Con i loro imponenti muri di casse caricate sui camion, Olstad Sound si faceva strada in molti paesi in Europa alla ricerca di spazi abbandonati da invadere con la loro musica travolgente, dando vita a eventi no-stop che potevano durare giorni interi. Tuttavia, Olstad non era solo musica e baldoria sfrenata. C’era una filosofia ben precisa dietro il loro operato: portare la cultura dei free party nelle città italiane e in Europa, dove chiunque potesse partecipare, unendosi in un’esperienza collettiva di danza e liberazione.
Quelle feste autogestite diventavano delle vere e proprie “zone temporaneamente autonome”, luoghi effimeri sottratti alle logiche consumistiche e alle convenzioni sociali. Il battito dirompente della techno risuonava come un inno alla riappropriazione degli spazi urbani degradati.
Olstad non fu solo apripista del movimento in Italia, ma svolse anche un ruolo di intermediario con le leggendarie tribù inglesi come Spiral Tribe e Mutoid Waste Company, accogliendole sul suolo italiano. Questo scambio interculturale arricchì enormemente la scena rave nazionale, che assorbì le influenze d’oltralpe mantenendo un’identità unica.
Negli anni la repressione si fece sempre più pesante, ma l’onda d’urto innescata da Olstad era ormai inarrestabile. Il loro spirito di trasgressione autogestita si era diffuso, ispirando una nuova generazione di sound system indipendenti a perpetuare la tradizione dei free party.
Quello che rimane oggi è un movimento ancora vivo e pulsante, che affonda le radici in quelle prime epiche feste di Olstad. Nuovi musicisti e collettivi organizzano eventi, accesi dalla stessa passione ribelle e dallo stesso battito tekno. Un fuoco sotterraneo che brucia ancora, rinvigorito dall’eredità di quei pionieri che portarono la rivoluzione Tekno in Italia.
Testo: Oby One